Negli ultimi giorni il governo ha varato il nuovo Decreto Agosto. Vediamo in dettaglio le agevolazioni del Decreto Agosto.
Qualche giorno fa il governo ha presentato alcune nuove misure applicabili dai datori di lavoro per le nuove assunzioni. Andiamo in ordine e vediamo in particolare quali sono le agevolazioni.
Decreto Agosto: come funziona?
L’art.6 del Decreto Agosto dichiara che i datori di lavoro che assumeranno lavoratori subordinati a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2020 (ad eccezione dei contratti di apprendistato), avranno diritto ad agevolazioni sul totale del versamento dei contributi previdenziali a loro carico per un massimo di 6 mesi decorrenti dall’assunzione.
Il limite massimo di importo è stabilito per un massimo di 8.060 euro su base annua, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, quindi per sei mesi l’agevolazione ammonta ad 4.030 euro e riparametrata su base mensile l’agevolazione ammonta a 671 euro.
Chi può usufruire del Decreto Agosto
I datori di lavoro che possono usufruire di questo incentivo sono coloro che:
- assumono a tempo indeterminato con contratto di lavoro sottoscritto entro il 31 dicembre 2020
- attraverso lo sgravio, aumentano l’occupazione aziendale rispetto ai 12 mesi precedenti
L’esonero del pagamento dei contributi sarà riconosciuto anche nei casi di trasformazione dei contratti di lavoro determinato a indeterminato.
Il beneficio verrà riconosciuto nel limite di minori entrate contributive pari a 371,8 milioni di euro per il 2020.
L’articolo 7 del decreto appena citato estende lo stesso incentivo anche ai contratti a termine per quanto riguarda i contratti stipulati da imprenditori turistici o di stabilimenti termali.
Chi è escluso dai benefici?
Vengono esclusi da questo sgravio i lavoratori che nei 6 mesi precedenti hanno avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso datore di lavoro, i contratti di apprendistato ed i contratti di lavoro domestico.
Inoltre, l’agevolazione è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta.
Facciamo un esempio pratico di risparmio fruibile:
In conclusione
Il risparmio sarà ovviamente conteggiato in base al settore di attività, dal momento che vi sono aliquote contributive differenti.
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