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Il termine conformismo fa riferimento alla tendenza dell’individuo a cambiare le proprie idee o il proprio comportamento. Cosa succede, quindi, in ambito lavorativo quando il lavoratore tende a uniformarsi allo stile del gruppo di appartenenza? Parliamo in dettaglio di conformismo e di Team Thinking.

La dinamica del conformismo

È una dinamica che può manifestarsi in tutte le sfere della vita: noi uomini siamo esseri sociali e, in quanto tali, vogliamo piacere alle persone che ci circondano. Il pensiero dello sguardo degli altri riflesso su noi stessi è tanto forte da renderci ciechi rispetto ai nostri reali punti di forza.

Capita così nel lavoro di non riuscire a prendere l’iniziativa, di non essere propositivi quando si manifesta un problema, di osservare le mosse dei colleghi per dedurre una norma di comportamento.

L’acquiescenza: l’esperimento delle tre linee

Negli anni cinquanta, il tema del conformismo divenne centrale per gli studi di psicologia: l’obiettivo era comprendere come avesse potuto verificarsi l’adesione in massa del popolo tedesco agli ideali del nazismo.

L’esperimento di Asch gettò chiara luce sul fenomeno. Nel compito da lui ideato, un partecipante entrava in una stanza dove erano presenti altre persone, a sua insaputa complici dello sperimentatore. L’esperimento consisteva nel chiedere ai partecipanti di mettere a confronto una linea campione (X) con altre tre linee (A, B e C) poste vicino alla prima. Ogni persona doveva dare il proprio responso ad alta voce davanti a tutti gli altri.

Il compito era molto semplice, e gli individui complici dello sperimentatore erano stati istruiti nel dare all’unanimità una risposta palesemente scorretta. Il vero partecipante, poi, rispondeva sempre per ultimo.

L’esperimento venne ripetuto più e più volte e, in ben il 75% delle prove, il partecipante selezionò la risposta errata, uniformandosi alle scelte degli altri.

Il sentimento di appartenenza al gruppo sperimentale giocava ai partecipanti un brutto tiro, definito in psicologia influenza normativa. Questa si evidenzia quando l’individuo, pur avendo una precisa opinione rispetto alla situazione in corso, si conforma alla posizione del gruppo pur di mantenere un legame positivo con gli altri.

Team Thinking: strategia contro il conformismo

La presenza di conformismo nei gruppi di lavoro rischia di frenare la produttività, ad esempio esaurendo lo scambio di opinioni, ma anche di suscitare dei rischi, ostacolando la diagnosi degli errori.

È fondamentale, perciò, abbandonare il pensiero di gruppo, in cui le singole figure desiderano soltanto raggiungere l’unanimità abbandonando la valutazione delle alternative.

Sarà poi utile spostarsi verso una modalità di funzionamento ispirata al team thinking, le cui caratteristiche possono così riassumersi:

  • tendenza a incoraggiare il pensiero divergente dei singoli componenti
  • disponibilità ad accogliere idee e preoccupazioni di ognuno
  • capacità di considerare punti di vista esterni al gruppo precostituito
  • aperta consapevolezza dei limiti e dei rischi
  • rigetto delle meccaniche di pressione sociale e di censura nei confronti dei membri verso se stessi e gli altri.

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Federica Bullaro

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