Ristori 5: nuove diposizioni
A gennaio, il governo ha varato nuove misure a sostegno delle categorie più colpite dal Covid-19. Questa volta i ristori riguarderanno lavoratori dipendenti, attività commerciali e soprattutto le partite Iva, indipendentemente dal codice Ateco.
Novità del DPCM del 16 gennaio che riguardano le Partite Iva sono:
- non ci saranno limiti a specifici codici Ateco per le partite Iva;
- dovrebbe così decadere la scrematura dei 160 codici Ateco, con contributi a fondo perduto anche per i liberi professionisti;
- le misure in arrivo coinvolgeranno i lavoratori autonomi, compresi professionisti come avvocati e architetti.
Per questa operazione, il governo chiederà al Parlamento di aumentare nuovamente il deficit così che sarà possibile intervenire a sostegno di più lavoratori.
Di fatto, i nuovi indennizzi non prenderanno in considerazione i colori della regione di partenenza dell’esercizio commerciale o del professionista in questione.
Ristori 5: nuove disposizioni. A chi spetta?
Il sostegno economico sarà destinato a tutti coloro che dimostreranno di aver riscontrato perdite di fatturato ingenti. Questo, vale per tutti i lavoratori che fanno parte delle categorie svantaggiate del Decreto Ristori.
Periodo di riferimento
Tra le novità, anche il cambio di periodo di riferimento per dimostrare la diminuzione di fatturato. In questo caso di terrà conto dei primi sei mesi del 2020 – da gennaio a giugno – e non più della differenza applicata in precedenza tra aprile 2020 e aprile 2019.
I ristori arriveranno presumibilmente tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.
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Ristori 5: nuove disposizioni
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