Letteralmente, “leader servitore”, lo scrum master è una nuova professione che mescola le competenze proprie di un talent scout e di un project manager.
Nato nell’universo del digitale e in particolare delle start-up, questa nuova figura lavorativa è già nota negli Stati Uniti, ma tra pochissimo la troveremo anche in Italia. Essenzialmente lo scrum master deve coordinare, far si che tutto funzioni al meglio e soprattutto deve incrementare la produttività. Nel 2017 questa professione è stata menzionata nell’Osservatorio delle competenze digitali realizzato da Assinform ed è stata promossa dal Miur come una delle figure emergenti sul mercato del lavoro.
Che cosa fa lo Scrum Master?
Tra le mansioni che coordina:
– gestire le riunioni;
– affiancare e supportare il team di lavoro;
– si occupa delle risorse umane;
– stabilisce scadenze e orari;
– presiede ai meeting aziendali.
Di fatto è un supervisore ma senza una posizione di potere o comando, bensì di gestione dello sviluppo di progetti.
Che tipo di persona è?
Le caratteristiche che una persona deve possedere per svolgere questa mansione invece, sono le seguenti:
– passione per la metodologia;
– abilità nel facilitare gestione del ciclo di sviluppo;
– autorevolezza;
– spiccate doti comunicative e relazionali;
– predisposizione all’ascolto.
Scrum Master: skills
Le skills indispensabili per uno Scrum Master sono le seguenti:
1.“Servant Leader” (“Leader Servitore”): essere autorevoli ma non autoritari.
2.Coordinamento, monitoraggio e risoluzione problemi.
3.Report e comunicazione.
4. Difesa del team.
5.Talent scout.
Quanto guadagna?
Si stima che questa professione arrivi a guadagnare intorno ai 70.000/80.000 mila euro lordi all’anno. Uno dei pionieri di questo mestiere è sicuramente Taiichi Ohno, creatore del Sistema di Produzione e Sviluppo del famoso brand automobilistico TOYOTA.
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