L’assunzione di titolari di assegno di ricollocazione è una delle numerose forme di assunzioni agevolate. Sono degli incentivi principalmente finalizzati all’inserimento e reinserimento nel mondo del lavoro di distinte categorie di lavoratori. Di fatto, la caratteristica che contraddistingue questa tipologia di assunzioni è il contenimento del costo del lavoro attraverso una serie di riduzioni di oneri previdenziali ed assistenziali.
Quali sono i benefici per l’assunzione di titolari di assegno di ricollocazione?
Dalla circolare n.77 del 27/06/2020, i datori di lavoro anche agricoli, gli imprenditori e non, vengono incentivati all’assunzione di lavoratori che stanno beneficiando di un assegno di ricollocazione. L’incentivo si traduce in un esonero del versamento del 50% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per un massimo di 4.030 euro annui.
Quali sono le condizioni da rispettare per poter beneficiare di queste agevolazioni?
Per beneficiare delle agevolazioni è necessario osservare il rispetto dei principi generali in materia di incentivi alle assunzioni. È necessario seguire le norme poste a tutela delle condizioni di lavoro e dell’assicurazione obbligatoria del lavoratore; più di tutto, è fondamentale rispettare degli accordi e contratti collettivi nazionali.
Inoltre, è possibile usufruire di queste facilitazioni quando l’assunzione non costituisce l’attuazione di un obbligo preesistente, quando, presso il datore di lavoro, non sono in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale. Questo vale anche quando l’assunzione non viola il diritto di precedenza.
Assunzione titolari di assegno di ricollocazione: contributi esclusi
Ciò che viene escluso dall’incentivo riguarda i premi dovuti all’INAIL, il contributo per il finanziamento dei fondi inter-professionali per la formazione continua e il contributo al fondo di garanzia.
Le agevolazioni sono cumulabili con altri incentivi?
L’incentivo è compatibile con questa tipologia di agevolazioni:
- l’assunzione di lavoratori con età superiore ai 50 anni e disoccupati da più di 12 mesi;
- per le donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi (devono essere appartenenti a particolari aree, settori economici o professioni);
- quello per l’assunzione dei lavoratori disabili;
- per i beneficiari di trattamento NASpI.
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